LE NOCI

 

Oggi parliamo un po’ di NOCI!!                     Noci

La noce è un frutto secco costituito da un seme (il gheriglio) racchiuso in un guscio legnoso. Le noci si trovano fresche nel mese di settembre e secche durante tutto l’anno. Normalmente vengono consumate  solo durante il periodo natalizio (questa usanza probabilmente deriva dal fatto che fino a non molto tempo fa era considerata un bene di lusso da concedersi solo in occasioni particolari, e che era più difficile trovarla in commercio), ma le sue eccezionali proprietà nutrizionali dovrebbero indurci a farne un maggiore uso in tutte le stagioni.

Andiamo a conoscerle meglio.

L’elemento di cui le noci – come tutta la frutta secca in genere – sono maggiormente ricche sono i lipidi, ovvero i grassi. Quello che molti non sanno, però, è che si tratta di grassi insaturi: questi grassi non sono dannosi per il nostro organismo, anzi, gli acidi grassi polinsaturi sono molto salutari, e a differenza di quelli saturi (che provengono principalmente da alimenti animali come lardo, burro, e il grasso di carne o quello della pelle del pollo e che possono aumentare il tasso di colesterolo nel sangue, provocano uno stato infiammatorio nelle arterie e la formazione di placche  aumentando il rischio di un attacco cardiaco o di infarto), possono in realtà diminuire il tasso di lipoproteina (o colesterolo “cattivo”).                                                                                                          Dunque, i grassi poli-insaturi (non saturi), possono proteggere le arterie (azione anti-aterosclerotica) dai danni provocati dall’assunzione di cibi contenenti molti grassi saturi.  I ricercatori hanno scoperto che anche le persone che hanno mangiato della frutta secca una volta alla settimana hanno riscontrato il 25% in meno di malattie cardiache rispetto a coloro che hanno escluso la frutta secca completamente dalla loro alimentazione. In un altro studio, le partecipanti che hanno consumato 140 o più grammi di frutta secca alla settimana hanno avuto un terzo in meno di infarti rispetto a coloro che hanno mangiato frutta secca di rado o non ne facevano uso.

In secondo luogo, le noci sono molto ricche di proteine (circa il 18% della porzione). Tra queste, una in particolare ha una  notevole importanza preventiva: l’arginina.                    Questa ha la capacità di dilatare i vasi sanguigni, che portano il sangue ricco di sostanze energetiche e di ossigeno ai muscoli, migliorandone così la prestazione fisica. Ragion per cui le noci sono molto indicate per chi svolge attività fisica.

Ancora, le noci sono ricche di vitamine, in particolare di vitamina E (dotata di potere antiossidante, in grado cioè di controllare gli effetti sfavorevoli dei temuti “radicali liberi”. Non dimentichiamo mai che l’ossidazione, cioè il danneggiamento delle cellule del corpo,  può avere una parte nello sviluppo di tumori, diabete, malattie cardiache, malattie polmonari e cataratte), acido folico (che permette di controllare la concentrazione nel sangue di uno dei nuovi fattori di rischio coronarico, e cioè l’omocisteina), il magnesio, rame, zinco, selenio (anche questo potente antiossidante), fosforo.

Nelle noci è particolarmente alto, inoltre, il contenuto  di acido alfa-linoleico, della famiglia degli ormai ben noti acidi grassi omega-3: si tratta di composti poco presenti sia nel regno vegetale che in quello animale, in grado di svolgere un’importante azione di controllo dei livelli dei trigliceridi (uno dei due grassi che circolano nel sangue, e che se in eccesso può creare problemi alla salute delle nostre arterie), di prevenzione delle irregolarità del battito cardiaco, di miglioramento del tono dell’umore.

Recenti ricerche hanno evidenziato che le noci contengono melatonina, un potente antiossidante a cui sono attribuite proprietà benefiche per la salute celebrale.

Infine, quantità non trascurabili di fibra alimentare in esse contenuta, rendono più completo il quadro di questo alimento: come tutta la frutta secca, anche le noci sono altamente digeribili quando consumata a colazione o come spuntino e, in virtù dell’alto contenuto in fibre, aiutano la funzionalità intestinale.

La dose giornaliera consigliata è di 3/4 noci al giorno.

Unica avvertenza, l’elevato contenuto energetico (689 Kcal per 100 g di prodotto), che ne suggerisce un uso moderato. Recenti ricerche hanno però evidenziato che quando le noci sono utilizzate al posto di altri alimenti, non solo non incidono troppo pesantemente sulla dieta, ma anzi aiutano a mantenere il peso corretto inducendo senso di sazietà.

Ci sono, però, categorie di persone che si devono astenere dal consumarla, per esempio chi soffra di problemi renali, i diabetici (pe via dell’alto contenuto di zuccheri). Anche chi è affetto dal morbo di Crhon in fase acuta, dalla rettocolite ulcerosa, o chi soffre di colite, malattie che impongono una dieta priva di fibre, si deve astenere dal consumarla.

Curisità: le noci con il guscio si conservano cinque mesi circa a tempertaura ambiente in luogo fresco e asciutto. Se acquistate noci sgusciate, consrvatele in un vaso chiuso, in luogo fresco e asciutto e consumatele entro 2 mesi!


* Mens sana…….. anzi sanissima!! *

Per unire al piacere di star bene con il corpo, anche il benessere della mente.

Vi consiglio vivamente la lettura di: “La tempesta di Sasà” di Salvatore Striano.      La storia autobiografica testimonianza di come la letteratura, la poesia,    possano emanare il loro potere salvifico anche sugli “impensabili”, i detenuti, come è Sasà, che vive una profonda nemesi grazie all’incontro con i libri dentro il carcere, che trasforma le parole in rappresentazioni teatrali, ma più vere della stessa vita, della sua stessa vita, che nella letteratura si rispecchia, e dalla letteratura viene setacciata e filtrata e compresa fino a toccare, con il suo cuore ormai rinnovato, anche altri cuori attorno, per raggiungere la libertà prima dentro e poi fuori dal carcere. Veramente bello!!!            La tempesta di Sasà

** RICETTE **

Ecco la ricetta dell’insalata di arance e noci (più finocchi) una scelta perfetta per il periodo invernale, sia perché prevede l’utilizzo di prodotti di stagione sia perché apporta vitamina C e vitamine liposolubili utili per combattere i rigori del clima invernale.

Ingredienti:

  • 4/6 arance a seconda delle dimensioni
  • gherigli di noce a volontà
  • sale e pepe q.b.
  • 1 o 2 finocchi, di nuovo secondo dimensioni
  • olio d’oliva extra vergine q.b.

Procedimento

Pulite i finocchi, lavateli e tagliateli sottilissimi con la mandolina; distribuiteli uniformemente su un piatto da portata, o quattro piatti individuali. Pelate al vivo le arance dopo averle lavate ed asciugate. Affettate anch’esse usando un coltello affilato. Distribuitele sopra ai finocchi. Spezzettate i gherigli di noci e spargeteli sulle arance.  Condite con olio, sale e pepe; servite immediatamente, altrimenti le vitamine delle arancesi deteriorano.

Consiglio: potete arricchire la vostra insalata con una manciata di uvetta sultanina.

Insalata di arance e noci

 

 

LE NOCIultima modifica: 2019-12-21T10:19:23+01:00da donatellatp
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